Si chiama “Genitorialità condivisa”. Per dirla in inglese “Equally shared parenting”.
Per dirla con le parole di Marc e Amy Vachon, che hanno fondato il movimento, si tratta di “riscrivere le regole per una nuova generazione di genitori”.
Pulizie di casa senza litigare
Equally shared parenting vuole dimostrare che esiste il modo, per marito e moglie, di aiutarsi a vicenda nelle faccende domestiche per rinforzare la coppia ed eliminare le cause più frequenti di litigio.
Il sito Equally Shared Parenting ha addirittura delle tabelle e dei veloci consigli che aiutano a dividere le mansioni domestiche. Il primo suggerimento degli autori è quello di non mollare davanti al primo ostacolo e perseverare fino a raggiungere l’equilibrio della coppia.
Ecco allora tradotti i più semplici suggerimenti su come distribuire equamente le mansioni. Si possono scegliere diverse strategie, a seconda delle inclinazioni e delle necessità di entrambi i partner:
- Si fa un bucato a testa, alternandosi, ogni volta che ce n’è bisogno.
- Lei ha la responsabilità dei capi colorati, lui di quelli chiari, o viceversa.
- Ognuno lava e stira i propri vestiti, mentre la biancheria della casa viene pulita a turno (una soluzione più difficile da applicare se ci sono bambini).
- Uno carica la lavatrice, stende e ritira i panni. L’altro li stira.
La perfezione non è di questo mondo ed è possibile che ci siano lievi sbilanciamenti nel carico di lavoro. Non bisogna farne una questione di principio. L’importante è salvare il concetto generale, tutte le mansioni vanno divise.
A questo punto, una volta iniziate le vostre mansioni, potrebbero iniziare anche le prime incomprensioni, del tipo: “guarda cos’hai fatto” o ancora “ecco, hai messo in lavatrice i colorati con i capi bianchi e guarda la mia camicetta” e così via. E a questo punto cosa suggerisce l’innovativo sito di sharing dei compiti domestici?
Il suggerimento è chiaro: “Cercate di evitare le critiche. Se il vostro compagno si mostra volenteroso, non è il caso di fargli pesare le macchie bluastre comparse improvvisamente sulla vostra camicetta preferita. Nel caso in cui non abbia mai fatto il bucato in vita sua, affiancatelo le prime volte, insegnandogli come separare i colori e quali programmi utilizzare, magari costringendolo a prendere appunti.
Già mi vedo con il block-notes vicino alla lavatrice a prendere appunti mentre mia moglie mi insegna a dividere mutande colorate e mutande bianche.
Ma i consigli non finiscono qui. Sul sito si legge: “spesso lo scontro è sulle modalità di lavoro: uno vorrebbe che venissero stirati anche mutande e calzini, l’altro non lo ritiene necessario nemmeno per le magliette. Parlatene con calma e cercate di individuare una linea di condotta generale. Se non è possibile, sarà il coniuge più esigente a doversi adeguare. Rimanendo comunque libero di stirare la propria biancheria in separata sede.
Come dire: o sei d’accordo di fare le cose come dice tua moglie… oppure adeguati per non litigare.
Grazie del consiglio!
Liberamente tradotto da equallysharedparenting.com