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Acido citrico: tutti gli usi domestici

acido citrico non rovina lavatrice
acido citrico non rovina lavatrice

Acido citrico: tutti gli usi domestici

Gli usi domestici dell’acido citrico sono tra i più svariati. L’acido citrico non rovina la lavatrice.

Gli usi domestici dell’acido citrico più noti lo vedono impiegato come anticalcare se diluito in acqua distillata, come ammorbidente eco-sostenibile per il lavaggio in lavatrice e disincrostante per la lavatrice, come brillantante per superfici. Importante è sapere che l’acido citrico non rovina la lavatrice, ma la cura.

Nei detersivi viene impiegato per ridurre la durezza dell’acqua.

Ma l’acido citrico non è solo ammorbidente e anticalcare! (Le ricette per quasi due prodotti fai da te le trovi qui.)

Esso non deve essere utilizzato puro sui tessuti e impiegato per la pulizia di superfici quali legno, marmo e pietra, oltre che su tutti quei materiali sui quali sono sconsigliate sostanze acide.

Rispetto all’aceto, un acido anch’esso, è più debole: per garantirne l’efficacia, quindi, occorre usarlo a una concentrazione maggiore, che va dal 15% al 20%.

Il costo medio di 1 kg di acido citrico è circa 8 – 9 euro: con 1 kg di acido citrico farete circa 6 litri di prodotti, tra anticalcare, ammorbidente e brillantante. Avrete quindi risparmiato 2,70 euro di 1 litro di ammorbidente; 3,32 euro di 1 litro di brillantante; 1,99 di 1 litro di disincrostante; 2,50 di 1 litro di anticalcare: per un totale di 10,51 euro e stiamo parlando di 4 litri di prodotto contro i 6 litri e mezzo di soluzione a base di acido citrico.

Aceto e acido citrico insieme

L’aceto e l’acido citrico, se miscelati, hanno un potere molto interessante. I batteri più comuni vivono in ambienti dal PH neutro, quindi tra 4,5 e il 10 1, da debolmente acido a debolmente alcalino. Se l’ambiente in cui vivono si sposta da questi valori di riferimento, i batteri non sopravvivono. Si utilizzano, quindi, acidi forti – inferiori a 4,5 – o alcali superiori a 10 per alterare il PH e sterilizzare gli ambienti dai batteri. Né l’aceto né l’acido citrico, da soli, sono però così forti: ma miscelandoli, si potenziano a vicenda: la soluzione ottimale è molto concentrata, mescolando in parti eguali i due ingredienti al 20%.

Acido citrico: usi domestici come igienizzante per il bagno

In uno spruzzatore diluire 75 gr di acido citrico in 250 ml di acqua tiepida e aggiungere un cucchiaino di detersivo piatti ecologico e possibilmente biologico. Miscelare il tutto, spruzzare direttamente sulla superficie da pulire.

Acido citrico: usi domestici per la pulizia degli scarichi

Questa soluzione è ottimale non solo in caso di scarichi intasati, ma anche per la loro normale manutenzione. Preparate una soluzione con 30 gr di acido citrico disciolti in 200 ml di acqua e versatela nello scarico.

Acido citrico: usi domestici per la pulizia dei vetri

Per la pulizia di vetri e specchi disciogliete un cucchiaino di acido citrico e uno di detersivo ecologico per piatti in un litro d’acqua. Travasate la soluzione in un contenitore spray, agitate bene prima dell’uso e il gioco è fatto.

Dopo-shampoo

Per risolvere il problema dei capelli crespi, l’acido citrico è un ottimo ‘amico’: diluite in 1 litro d’acqua, uno o due cucchiai di aceto di mele o un pizzico di acido citrico. Risciacquate i capelli con questa soluzione una volta lavati con lo shampoo: ne gioveranno in corposità e lucentezza.

Gallette da bagno frizzanti

Unite in una ciotola 100 gr di bicarbonato, 50 gr di amido di mais e 50 gr di acido citrico, spruzzate con dell’acqua e lavorate l’impasto fino a quando non avrete ottenuto un composto piuttosto compatto, tanto da poterlo versare in stampini di plastica (potrete riciclare i barattoli dello yogurt o similari): comprimetelo strato dopo strato con l’aiuto di un cucchiaino. Lasciate riposare le gallette per due-tre ore prima di estrarle dai contenitori, e lasciatele asciugare all’aria fin quando saranno secche al punto giusto.

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