Il detersivo è una miscela artificiale di sostanze chimiche in grado di rimuovere lo sporco da superfici e tessuti.
Dopo la seconda guerra mondiale l’utilizzo di detersivo, sul piano globale, è aumentato in modo esponenziale: la diffusione nell’ambiente delle sostanze nocive contenute nei prodotti per la pulizia, sempre più ingente, ha decretato di conseguenza un corrispondente aumento dell’inquinamento, in particolare delle acque.
Le sostanze chimiche nei Detersivi Tradizionali. Le conseguenze
Il termine “detersivi” (o meglio detergenti) allude a una gamma estremamente vasta di prodotti: sapone, detersivi per bucato, ammorbidenti, lavapiatti, sbiancanti, candeggianti, disinfettanti, lavastoviglie, lavapavimenti, pulitori per bagno, per forno, per lavandino o per fornelli, sgrassatori, solo per citare i più diffusi.
Ciascuno di questi detersivi, di produzione industriale, contiene ingredienti nocivi per la salute degli esseri viventi e dell’ambiente, che possono essere:
- Tensioattivi
- Sequestranti
- Candeggianti
- Sbiancanti ottici
- Profumi
- Coloranti
- Additivi
I detersivi biologici si differenziano in senso ecologico ed eco-sostenibile per due importantissime scelte.
Da un lato si limitano, nella gamma, ai soli prodotti davvero indispensabili e sufficienti per la pulizia completa di ambienti e oggetti d’uso domestico.
Dall’altro non utilizzano sostanze chimiche artificiali dannose e/o inutili oppure impiegano, quanto più possibile, materie di origine naturale.
Ecco perché l’utilizzo di detersivi biologici rappresenta la scelta più coerente e sostenibile in termini di impatto ambientale e sanitario.
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